Col vuoto a rendere i rifiuti vengono cconferiti al supermercato dove fate la spesa!Vi è mai capitato di fare un giro in nord-Europa? Al sottoscritto sì, molti anni prima di iniziare a lavorare su Recyclize, l’app che insegna come fare la miglior raccolta differenziata di sempre, è addirittura capitato di vivere in Germania e il ricordo della prima birra in bottiglia ordinata al banco è ancora vividissimo.
Andò più o meno così
‘Salve vorrei una birra’
‘Certo, costa 2,5 euro’
Io allungo 5 euro al barman e lui mi dà 1,5 euro di resto ringraziandomi e augurandomi una buona serata.
‘Guarda, manca un euro…’
‘No, 2,5 euro più 1 euro di pfand e 1,5 euro di resto sono 5 in totale’
‘E che è lo pfand?!’
Prima ancora che arrivasse la spiegazione, nella mia testa avevo già ucciso il barista disonesto in almeno 4 modi diversi, avevo la sensazione di essere stato raggirato in quanto turista, invece le cose erano ben diverse: il barista era onesto, e io ero poco informato su come funzionassero certe cose oltralpe. In Germania infatti è attivo il sistema dello pfand, sistema che noi conosciamo col nome di vuoto a rendere.
Al costo esposto, e parliamo di bottiglie di plastica o vetro e di lattine in alluminio, va aggiunto un piccolo sovrapprezzo indicato dal cartellino di ciascun prodotto. Per cui se la vostra bottiglietta d’acqua costa 1 euro la pagherete 1,5 euro incluso lo pfand, quando riportate la bottiglietta in appositi centri di raccolta vi vengono restituiti 50 centesimi. Per dire, non facciamo i pignoli.
Presso i supermercati sono installate delle macchine dentro le quali è possibile introdurre gli involucri che aderiscono al sistema del vuoto a rendere, tramite degli scanner queste macchine possono capire se l’involucro è rimborsabile o meno, se lo è non erogano denaro, ma buoni spendibili direttamente presso il supermercato in forma di sconto sulla spesa.
Questo sistema incentiva le persone a valorizzare il rifiuto solido urbano riciclabile, riducendo le ehm ‘cadute di stile’ di chi ‘distrattamente’ si perde qualche rifiuto per strada. Non solo ognuno ha interesse a recuperare i soldi che ha già anticipato, ma se anche l’idea non sfiorasse la mente di alcuni, c’è tutta una categoria di soggetti che può approfittarne: gli svantaggiati. Non entro nel dettaglio, ma considerate che non è infrequente vedere senza tetto a vario titolo raccogliere l’immondizia da terra, o le bottiglie abbandonate sui mezzi pubblici e nelle stazioni durante le notti del fine settimana.
Quella che infatti manca, troppo spesso, è la percezione del rifiuto come una risorsa preziosa. La lattina che buttiamo nel cestino, raggiunto l’impianto di trattamento, torna ad essere solo alluminio e da lì ad essere una nuova lattina, o una teglia usa e getta, o fogli per gli alimenti.
Col sistema del vuoto a rendere il rifiuto offre in modo immediato e facilmente percepibile un’utilità economica diretta.
Nel nostro paese ad oggi ci sono comuni ben organizzati nella raccolta differenziata che ottengono ottimi risultati senza introdurre questo meccanismo, offrendo in alcuni casi degli sconti sulla tariffa di igiene ambientale (la cosiddetta TIA puntuale), quindi la performance non dipende necessariamente dalla valorizzazione del rifiuto, basta avere un buon senso civico!
Se a senso civico siete a posto e quello che vi manca è la sicurezza nel conferire i vostri rifiuti o nel capire a quale categoria appartengano, forse è arrivato il momento di fare una partita a Recyclize, l’app free-to-play disponibile per il download su AppStore e PlayStore con cui imparare a fare la migliore raccolta differenziata nella storia dell’uomo da quando ha iniziato a camminare ritto sulle gambe.
E state tranquilli perché Recyclize non vi bombarderà di statistiche, non è una piattaforma di e-learning, Recyclize è un’app con cui imparare giocando! Se vostro padre non è esattamente un virtuoso della differenziata fategli fare provare l’app e vedrete che in un baleno avrà addirittura il coraggio di correggere i vostri errori, se invece sono i vostri figli a mancare di precisione, accoglieranno con gioia l’idea di avere una scusa per rimandare i compiti a…più tardi, ora devono imparare a fare la raccolta differenziata!