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GreenPills #4 – Plastica in mare, riforestazione, buco dell’ozono e…viaggi nel tempo!

green pills
  • 24 Novembre 2019
  • 0 Comments
  • Niccolò

Plastica in mare: vi avevamo raccontato di questo impasse burocratico per cui chi ripescava plastica dal mare era obbligato a ributtarla in acqua, ecco finalmente qualcosa si muove e la Camera ha approvato in prima lettura con 242 voti favorevoli un decreto col quale i RAP (rifiuti accidentalmente pescati) vengano assimilati ai rifiuti prodotti dalle navi per cui una volta separati da branzini sgombri e orate i rifiuti possano essere conferiti gratuitamente ai centri di raccolta presenti nei porti italiani ed essere avviati al riciclo, laddove possibile. Ecco che arriva la doccia fredda: i costi relativi ricadranno sull’intera comunità nazionale quindi l’ARERA dovrà definire una nuova voce della TARI che dovrà distinguersi dalle altri voci presenti in bolletta. Se siete stati attenti sapete che la Camera conta più di 242 seggi quindi gli altri che cosa hanno votato? FDI Lega e FI si sono astenuti, just sayin’.

Riforestazione: se siete slacktivist che combattono per la difesa dell’ambiente a suon di like e condivisioni oggi potete fare uno sforzo ulteriore e contribuire alla riforestazione delle aree colpite da Vaia, la tempesta che l’anno scorso ha colpito duramente Veneto e Trentino arrivando anche in Lombardia. Ad oggi gli alberi adottati con il sistema del crowdfunding sono 16500 ma entro il 2020 si punta a raggiungere quota 50.000, le aree interessate dal progetto di riforestazione sono la val di Fiemme e la val di Sella potendo scegliere non solo dove piantare ma anche COSA piantare (tra le varietà di alberi autoctone ovviamente, mica banani e palme da cocco).

Riforestazione2: sapete chi è Mr Beast? E’ uno youtuber, ho dovuto googlare il significato della parola youtuber mesi or sono ed apparentemente come professione è stata sdoganata già da qualche tempo. Ovviamente anche chi fosse Mr Beast ho dovuto googlarlo e stando ad internet è uno tra i più popolari (nonostante le accuse di omofobia ed altro). E che c’entra lo youtuber con il blog dedicato all’ambiente? Be’ gli è stato suggerito di lanciare un progetto finalizzato alla piantumazione di 20 milioni di alberi quando avesse raggiunto i 20 milioni di iscritti sul suo canale. Come obiettivo mi sembra davvero ambizioso e non saprei nemmeno da dove cominciare ma vi posso dire che mettendosi d’accordo con altri youtuber e streamer vari sparsi in giro per il mondo, hanno già donato 4.500.000 alberi. Vuol dire che qualcuno ha materialmente piantato tutti quegli alberi? No, vuol dire che sono stati raccolti soldi per adottare quegli alberi, quindi ragazzi in campana perché di crowdfunding fatti per ingrassare le tasche di qualcuno se ne sentono fin troppi!

Buco dell’ozono: nel 2019 è stato toccato il record di 10 milioni di kilometri quadrati, il buco non era così piccolo dal 1982! Il che è un bene fino a che non si considera che in realtà sono state le elevate temperature ad inibire le reazioni con bromo e cloro, responsabili della sua distruzione per effetto dell’immissione in atmosfera in quantità massicce da parte di…noialtri, visto che non si è mai sentito un cervo che usa composti come CFC, HCFC o Freon.

Greta Thunberg: dopo le teorie cospirazioniste che vogliono l’attivista svedese burattino dei poteri forti, dopo la dietrologia fatta per capire a chi davvero faccia gioco l’attività della giovane trascinatrice di folle, la nuova frontiera dell’idiozia è rappresentata dall’idea che Greta sia in realtà una ragazzina proveniente dal futuro. L’ennesima sparata in grado di mettere in discussione l’assunto che siamo noi la specie più intelligente del pianeta, sostiene che l’ambasciatrice della sostenibilità sia in realtà una ragazzina canadese che nel 1898 lavorava in una miniera d’oro in Canada. Ecco in esclusiva il reperto fotografico che ha dato il via a tutto.

CATEGORIES :   Senza categoria
Tags :  ARERA, crowdfunding, Greta Thunberg, ozono, plastica in mare, RAP, riforestazione, slacktivism, slacktivist, TARI, tariffa igiene ambientale
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