Giorni fa uno spagnolo ha avuto la brillante idea di liberarsi di un frigorifero gettandolo in una scarpata a bordo strada ironizzando sulla raccolta differenziata e sullo smaltimento dei rifiuti, e questo già di per sé è un comportamento che denota una certa stupidità; non pago di questo suo gesto incivile ha pensato bene di farsi fare un bel video mentre inquinava la sua stessa terra e come sempre succede il video ha fatto il giro del web arrivando alla guardia civil -la nostra polizia di stato per intendersi- che ha avviato le indagini del caso. Sorpresa sorpresa l’uomo è stato identificato e rischia una sanzione che può arrivare anche a 45mila euro. Ah oltre all’obbligo di recuperare il frigorifero. Dal fondo della scarpata. E i più recenti aggiornamenti hanno già anticipato che il recupero non sarà cosa semplice. Notizie fresche di agenzia non ne abbiamo quindi lo spagnolo che ha gettato il frigorifero nella scarpata in barba alla raccolta differenziata non sappiamo effettivamente che fine abbia fatto, però un nostro concittadino ha avuto la geniale idea di fare la stessa cosa. Sempre noncurante dell’emergenza rifiuti che investe tutto il pianeta e in particolare i mari con la questione microplastiche, l’uomo ha registrato un video (ma veramente?!?!?!?!) che lo vede gettare in mare quella che ha tutta l’aria di essere immondizia. Apre il video sottolineando che come suo solito trasmetta la sua diretta da un luogo bellissimo, e dopo aver messo l’olio alla barca, citando l’hashtag #plasticfree, getta il contenitore dell’olio minerale in mare. Ora, caro mio, quello che te descrivi come un bellissimo panorama, è tale perché la superficie del mare non è coperta da un tappeto di rifiuti galleggianti, i fondali non sono pieni di schifezze e l’acqua non è inquinata ed appare di un bel colore turchese. Ma non resterà a lungo così se non ci decidiamo a centrare il cestino giusto per la raccolta differenziata. Quindi, la bottiglia di plastica contenente olio minerale la devi conferire ad un’isola ecologica o nella migliore delle ipotesi nel bidone della plastica, tu invece puoi essere portato in qualche stabilimento dove si produce il compost, oppure puoi sdraiarti su un prato e aspettare pazientemente che la natura faccia il suo corso. Perché è quello che succede alle merde e tu rientri a pieno titolo nella categoria. Ma non sono l’unico a non averla presa bene, qualcuno più diplomatico e sicuramente più importante, come ad esempio il ministro dell’ambiente Sergio Costa che, su segnalazione del consigliere regionale della Regione Campania Francesco Emilio Borrelli, ha attivato la Capitaneria di Porto per l’identificazione dell’autore del gesto. Per il furbacchione di turno è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica, e il ministro si è dimostrato anche più magnanimo dal momento che nel video diffuso è stato oscurato il viso dell’autore del gesto ‘per evitare la gogna mediatica’. Tanto di cappello al nostro Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ma visto l’impegno che tutti quanti stiamo mettendo nella lotta all’inquinamento, per promuovere modelli di raccolta differenziata e di economia circolare, penso che uno schiaffo morale sarebbe stato un buon inizio per l’autore del gesto.