Di aziende che si schierano dalla parte dell’ambiente ce ne sono veramente tantissime, chi per la tutela degli animali, chi per quella dei mari, chi per quella delle foreste. e chi per quella del proprio interesse economico. Quella della tutela ambientale è infatti un’ottima strategia di marketing, dire che un certo marchio si impegna per difendere l’ecosistema attira l’interesse e quindi il denaro dei consumatori, basta mettere ‘green’ o ‘eco friendly’ sulla confezione e i soldi pioveranno incessantemente nelle casse del produttore.
Peccato che ci sia sempre qualcuno pronto a sbugiardarti se oltre al fumo non c’è neanche una fettina di arrosto, è successo a tanti, grandi e piccoli, e le reazioni da parte del mercato non sono mai positive, quando un consumatore si sente preso in giro infatti tende a non concedere troppe attenuanti abbandonando il prodotto, il marchio o addirittura il gruppo.
E se invece a sentirsi preso in giro fosse un fondo di investimento? Un fondo di investimento, in parole povere, è un grande portafogli che si compra grossi pacchetti azionari di altrettanto grandi aziende, queste aziende poi coi soldi ci possono finanziare la propria attività e il fondo come contropartita può esercitare un controllo più o meno stringente sull’operato dell’azienda, partecipando poi ai guadagni.
Cosa succede allora se un fondo d’investimento disinveste?
Lo scopriremo presto, perché Helena Morrisey, responsabile degli investimenti personali presso Legal and General, un fondo che vale appena 1200 miliardi di dollari, ha dichiarato che presto lasceranno alcuni dei tavoli dove hanno portato un po’ di soldi. “Ci sono momenti in cui si smette di parlare ed è ora di esprimere il proprio voto alzando i tacchi. È il potere dei soldi, come si suol dire” ha dichiarato Morrisey alludendo alla scelta di alcune aziende di schierarsi con l’ambiente solo a parole, senza davvero fare niente in concreto.
Helena Morrisey ha poi aggiunto che oggi le persone sono restie ad investire, spaventate dal rischio che la linea strategica seguita dalla compagnia finisca per discostarsi dai valori coltivati dagli stessi investitori, come quello della difesa dell’ambiente per l’appunto; paradossalmente i ‘fanfaroni’ penalizzano i virtuosi perché dopo che i primi vengono sbugiardati sono i secondi a non poter accedere a capitali di investimento per la diffidenza degli investitori.
Per tutte le aziende che fino ad oggi hanno attinto alle risorse di Legal and General si apre un capitolo molto buio, alle reazioni dei consumatori infatti si aggiungerà quella dei mercati, riusciranno gli amministratori delegati a capire se difendere l’ambiente solo a parole sia stata una buona idea? Quando dalla borsa ti spariscono 1000 miliardi di sterline, il tempo per riflettere va trovato!