Vi stupirà questa cosa ma dietro Recyclize ci sono delle persone in carne ed ossa che, come ogni persona che si rispetti, hanno difficoltà ad appaiare i calzini, inventano le parole delle canzoni che non conoscono e sono convinte che in realtà Elvis Priestley sia tornato sul suo pianeta.
E’ così fine della discussione.
Comunque, abbiamo tutti quei problemi elencati (e molti altri ancora) ad eccezione del come fare la differenziata, lì io e i miei gregari siamo tutti dei campioni grazie alla nostra bellissima app.
Proprio per questo quando siamo a giro a far finta di essere dei comuni mortali spesso ci imbattiamo in situazioni che per noi rappresentano un vero mistero, vi faccio un esempio molto semplice: ordino un cocktail mi arriva con 2 cannucce che non userò, oppure, compro gli stuzzicadenti e nella confezione generale ognuno ha una sua sub-confezione.
Anzi, sono stato in Giappone di recente e loro vivono in adorazione del dio Involucro: se compravo 3 dolci ognuno veniva messo dentro una busta di plastica, poi tutte le buste contenenti dolci venivano messe in un involucro più grande, a sua volta messo in un sacchetto di plastica. Dopo 2 settimane nel mio appartamento c’era una quantità di plastica irriferibile.
‘Va be’ faranno la differenziata!’
Seh, #bonanotteasecchio! Tutto ad incenerire.
Ma perché fate una cosa così aberrante? Perché?!
Comunque, di recente la battaglia al consumo sfrenato di plastica si anima di passione crescente, sono nati tantissimi movimenti che invitano tutti i consumatori ad adottare comportamenti con una carbon footprint minore, come dotarsi di una borraccia riutilizzabile per l’acqua da riempire con acqua del rubinetto o dei fontanelli pubblici invece di comprarne bottigliette ad ogni occasione.
Oggi vi parlo del movimento #breakfreefromplastic un network nato dallo sforzo congiunto di tante realtà diverse ma unite dal comune denominatore di essere impegnate nella lotta al consumo della plastica. Specie quella che potremmo risparmiarci di utilizzar perché inutile.
La campagna va avanti da tanto tempo ma è sempre di grande attualità, non a caso anche Greenpeace ha rilanciato l’hastag invitando tutti i follower in ascolto sui vari social ad inviare foto degli imballaggi meno sensati, taggando anche l’azienda responsabile per un packaging così poco intelligente. L’auspicio è che ogni azienda, vedendosi chiamata in causa sotto l’egida di un così poco lusinghiero appellativo, quello di sprecona, riconsideri certe sue prassi. Come avrete modo di notare durante le vostre partite a Recyclize infatti, in quanto specchio della sana abitudine di fare la differenziata, la stragrande maggioranza di rifiuti prodotti domesticamente è rappresentata da involucri.
Volete mangiarvi uno yogurt, ok? Se comprate i vasetti monoporzione avrete due vasetti tenuti insieme da un involucro di cartoncino. Se comprate il vasetto più grande (oltre a contenere proporzionalmente meno plastica) non vedrà nessun involucro di cartoncino annesso.
Altro esempio: pur non essendo molto diffuse in Italia, le caffetterie all’americana sono campionesse indiscusse dello sport in discorso, ordinare un caffè da portar via infatti vedrà la consegna di un bicchiere (misto carta) un copribicchiere (in plastica), una cannuccia (con relativo involucro in carta o plastica) una palettina di legno e un certo numero di monoporzioni diverse a seconda dei gusti del cliente contenenti zucchero latte cacao e via discorrendo, più l’anello di cartone ondulato che viene messo intorno al bicchiere per evitare scottature al consumatore che ordini una bevanda calda. Tutto sto puzzo per un bicchiere di caffè.
E’ evidente che le nostri abitudini di consumo hanno un impatto significativo su scala globale motivo per cui oltre a dover essere più attenti alle scelte che facciamo proprio da consumatori, dobbiamo trovare nella forza del numero la leva giusta per far sì che anche le aziende si prendano le loro responsabilità.
Ovviamente non sarà semplice persuadere colossi del mercato a rivedere l’intera policy sul packaging posto che molto spesso l’imballo è considerato un elemento portante della cosiddetta immagine coordinata di un prodotto, ma le vittorie precedenti dimostrano che niente è impossibile. Solo maledettamente difficile.
Tra le cose che invece non troverete grandi difficoltà a fare, c’è scaricare Recyclize sul vostro telefono, l’app disponibile gratuitamente per il download su dispositivi con sistema Android o iOS. Vi basteranno poche partite per diventare degli assi nel fare la raccolta differenziata ma poi sappiamo tutti benissimo che ci prenderete gusto e continuerete a giocare per il piacere di farlo…